Con la fine di settembre giungono le prime realizzazioni di un progetto che si è incentrato su una serie di informazioni organizzate in un sistema di archiviazione consultabile via Internet, piuttosto che rivolgersi alla semplice diffusione di documenti separati (cfr. cucinedelmediterraneo.org – in precedenza era collocato su ccm.provincia.genova.it).
In questo modo sia tutte le informazioni raccolte, dai dati sulle interviste, alle ricette dei piatti reperiti attraverso l'indagine di campo, alla corretta pronuncia ligure dei loro nomi, alle informazioni di carattere istituzionale e turistico sono legate insieme, agevolmente richiamabili anche senza particolare competenze informatiche.
Il tema dell'accessibilità è rimasto al centro della nostra attenzione: tutti gli archivi possono essere interrogati con bottoni o sistemi di consultazione grafica (mappe) senza ricorso alla tastiera, e contemporaneamente possono essere consultati senza perdita di valori informativi da terminali alfanumerici privi di visualizzazione grafica attraverso l'uso della sola tastiera (anche da non vedenti).
Il sistema è progettato per integrarsi completamente nel sito internet della Provicia e appare per molti aspetti anticipatore di progetti in corso presso l'ente. Al centro delle attività risultano spesso attività intraprese dall'Ente per le sue finalità istituzionali che qui vengono presentate in modalità ridotta e potranno essere in futuro integrati in una più ampia riarticolazione del sistema informativo provinciale. Fra queste:
Elementi questi che, allo stato di sviluppo del sistema informativo provinciale non possono che essere proposti nei termini di una sperimentazione destinata ad essere soppiantata da più mature elaborazioni condotte dall'Ente.
Sono state effettuate numerosissime interviste, incentrate in questa prima fase sulla Val Graveglia, producendo così una rispettabile massa di informazioni con la seguente distribuzione:
tipo di scheda raccolta distribuzioneSono inoltre state concluse per l'area in oggetto le rilevazioni a carattere istituzionali per le quali è stato possibile ottenere fattiva collaborazione da parte di alcuni comuni (anche se rilevanti ritardi si sono manifestati da parte di altri). E' stata effettuata la trascrizione della maggior parte del materiale sulle seguenti tabelle:
piatti specifici della tradizione locale 52% prodotti locali 34% cultivar 14%
Alle redazione delle tabelle è seguita poi la realizzazione applicativa per la visualizzazione dei dati.
La progettazione funzionale dell'applicativo doveva corrispondere a diverse esigenze:
La soluzione adottata, con una grafica "anni '60" (a cura di Ivo Massardo, designer specializzato in interfacce grafiche per Web), risponde appunto all'insieme spesso confliggente di esigenze esposte: pochi colori uniformi stesi a larghe campiture consentono un'agevole comprensione, vengono agevolmente trasferiti, possono, in caso di necessità essere sottoposti a riduzione conservando le proprie qualità comunicative.
Tutte le applicazioni sono state realizzate con una interfaccia unitaria per consentire all'utente, anche straniero, un accesso più facile, anche in attesa delle traduzioni, previste per una fase successiva.
Come già anticipato, le possibilità concesse da uno strumento multimediale come il sistema WWW sono state utilizzate per raccogliere e rendere disponibili le denominazioni di piatti, prodotti e cultivar nella parlata locale.
Si tratta ovviamente di una proposta, quella della possibile aggregazione, attorno al Conservatorio, del materiale prodotto da numerose ricerche a carattere antropologico, sulla cultura materiale, sulle pratiche di attivazione delle risorse locali, ma anche sul folklore e la cosiddetta cultura contadina. Ritornano alla mente le ricerche di geografia degli anni '30, ma anche alcune recenti tesi di laurea del Dipartimento di Storia moderna, del Corso di laurea in beni culturali, della Facoltà di architettura (a tale proposito si rimanda alla consultazione in linea della tesi di laurea di M. T. Caprile, priva purtroppo dei supporti iconografici -- rif.; http://citydev.arch.unige.it/stlocale/).
La prima azione potrà essere svolta nel corso delle prime settimane di ottobre.
Completata questa operazione, sarà probabilmente opportuno il trasferimento dell'archivio e dell'applicazione sperimentale presso il sito della Provincia. Infatti l'archivio è fin d'ora pienamente funzionale e sembra opportuno che con i modi ed i vincoli ritenuti opportuni dall'ente si passi a una sua sperimentazione. Si renderanno a tal fine necessari:
Per quanto attiene l'interfaccia di manutenzione dei dati, sono in corso di realizzazione i necessari template che saranno approntati nella versione italiana nel mese di ottobre per tutte le tabelle. E' fin d'ora disponibile una versione prototipale del profilo di aggiornamento (aggiunta, cancellazione, modifica di schede), per la tabella prodotti-piatti-cultivar.
Per la consultazione geo-topografica -- che certo non si può confondere con un sistema Gis, ma che consente tuttavia rilevanti utilizzazioni per l'Ente provinciale, anche al di fuori del Conservatorio -- sono state realizzate due mappe (in corso di attivazione):
Mancano invece ancora, in attesa di un accordo di utilizzazione con la Regione, le mappe dei singoli Comuni, per i quali, peraltro, risulta opportuna una più approfondita riflessione rispetto ai tematismi ed agli elementi informativi principali: la cartografia tecnica regionale è assai lontana per elementi rilevati e per tematismi da una cartografia turistica, cartografia da cui sono peraltro assenti tutti gli elementi oggetto dell'attività del conservatorio: sembrerebbe opportuna una più attenta ubicazione dei microtoponimi locali, il posizionamento dei produttori individuati dal Conservatorio nell'ambito di una carta degli usi dei suoli più dettagliata di quella disponibile per il livello regionale; ma molte altre sono le osservazioni che rimandano allo stato ancora embrionale del sistema informativo provinciale, cui il Conservatorio non può certo pretendere di sostituirsi, neppure parzialmente. Gli estensori della ricerca sono tuttavia interessati a partecipare, anche gratuitamente, a un gruppo di lavoro per la definizione degli aspetti topografici del sistema informativo (di cui chi scrive è stato promotore e consulente nelle prime fasi).
Ancora risulta importante l'opportunità costituita dall'archivio fotografico provinciale che, ora privo di sistemi di archiviazione, potrebbe consentire una eccezionale occasione di integrazione reciproca tra Conservatorio e Archivio fotografico informatizzato (eventualmente disponibile ad una consultazione su web). Infatti, molte delle immagini presenti sono connesse ai temi del Conservatorio, che potrebbe costituire il primo utlizzatore di una operazione di riordinamento attuabile con risorse relativamente limitate.
Come in tutti i casi in cui si viene a operare, anche in maniera limitata e periferica, sul sistema informativo di un Ente, si evidenziano i rapporti con attività istituzionali spesso in attesa di intervento. Se non è possibile né opportuna una sostituzione di attività e responsabilità centrali per la vita dell'Ente, si è in questo caso scelta una alternativa percorribile in una anticipazione parziale, in attesa di una maggiore integrazione nel futuro.